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Nel 2020 soltanto il 28 per cento della popolazione svizzera giudicava sufficiente le proprie competenze digitali di salute. L’intelligenza artificiale (IA) può dare una mano in tal senso oppure rischia addirittura di ridurre le pari opportunità in ambito sanitario? Saskia de Gani, responsabile del Center for Health Literacy della fondazione Careum, condivide il suo pensiero nell’intervista.

Attraverso applicazioni personalizzate, l’intelligenza artificiale (IA) può supportare abitudini salutari e i trattamenti in caso di malattia. Ma non sostituisce né le competenze né le decisioni umane. Pur sembrando spesso intelligente, è molto inaffidabile. Il dr. Jan Smeddinck, ricercatore in interazione uomo–tecnologia, illustra opportunità e rischi, spiega come l’IA sta trasformando la promozione della salute e perché anche i professionisti della salute dovrebbero occuparsene da vicino.

Un studio condotto a livello nazionale rivela: Sebbene la pandemia COVID-19 abbia avuto un impatto sul numero di diagnosi di tumori in Svizzera, non ha avuto un effetto negativo sullo stadio della malattia al momento della diagnosi e sulla sopravvivenza dei pazienti.

Uno studio su PLOS Mental Health rivela che, in terapia di coppia, le persone distinguono a fatica risposte di terapeuti e ChatGPT. Su 830 partecipanti, i tassi di riconoscimento erano appena sopra il caso. Le risposte dell’IA sono state giudicate più spesso di alta qualità terapeutica – per empatia, competenza culturale e alleanza – ed erano più lunghe, positive e ricche linguisticamente.

Affinché le informazioni sui temi sanitari raggiungano anche le persone socialmente svantaggiate, devono essere accessibili e facili da capire. Le nuove linee guida della Croce Rossa Svizzera (CRS) e dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) offrono ai professionisti un valido aiuto.

Come raggiungere i gruppi di popolazione socialmente svantaggiati? Le linee guida aiutano i professionisti – a ogni fase di progetto (pianificazione, produzione e diffusione) – a concepire e diffondere le informazioni su temi sanitari in modo che siano comprensibili per ognuno e raggiungano tutti.

Oggeti e interventi parlamentari MNT/dipendenze della sessione estiva 2025

Su mandato dell'UFSP, Dipendenze Svizzera ha realizzato un inventario della prevenzione delle dipendenze basata sulle evidenze presso i giovani in ambito scolastico. Il rapporto mostra che la prevenzione a scuola è efficace. Tuttavia, i progetti di prevenzione attuati devono soddisfare determinate condizioni per poter sviluppare tutto il loro potenziale. La Svizzera dispone così di una solida base per sviluppare ulteriormente e in modo mirato l'offerta di prevenzione nelle scuole.

Il cambiamento climatico ha un impatto diretto sulla salute e ce ne accorgiamo soprattutto durante le ondate di calore. Esso sta modificando le nostre risorse vitali, con effetti ancora più profondi sulla salute. Martina Ragettli, ricercatrice presso l’Istituto svizzero di medicina tropicale e di salute pubblica, studia tali ripercussioni. Ci racconta come possiamo adattarci meglio al crescente stress da calore, quali sono i gruppi più a rischio nella popolazione e cosa rivela la sua ricerca.